
Dopo la pausa estiva, la moda torna in passerella giovedì 6 settembre, fino a venerdì 14 settembre, con un appuntamento molto atteso dagli operatori del settore e non solo: la New York fashion week. La settimana statunitense aprirà il mese delle sfilate per la primavera-estate 2019, che si chiuderà il 2 ottobre a Parigi. Il programma non prevede grandi sorprese, se non il ritorno in patria di Rodarte e Proenza Schouler, dopo alcune sfilate a Parigi. È grande attesa per la celebrazione dei 50 anni di Ralph Lauren a Central Park e per il made in Italy: oltre alla consueta sfilata di Chiara Boni nel suo mercato di riferimento, proprio il 6 settembre ci sarà l’inaugurazione della versione “manhattanite” di Corso Como 10 a Fulton Street.
PILLOLE DI STORIA – La settimana della moda di New York si svolge due volte ogni anno, a febbraio ed a settembre. È considerata una delle “Big Four”, le quattro maggiori settimane della moda del mondo, insieme a quelle di Parigi, Londra e Milano.
La prima settimana della moda di New York, all’epoca chiamata Settimana della stampa, fu il primo evento al mondo legato alla moda. Svolto nel 1943, fu organizzato per distogliere l’attenzione dalla moda francese durante la Seconda guerra mondiale, poiché gli addetti ai lavori non erano in grado di raggiungere Parigi, per poter vedere le nuove collezioni di moda francese. La pubblicista Eleanor Lambert organizzò un evento, che chiamò “Press Week” (Settimana della stampa) per mostrare il lavoro e le nuove collezioni degli stilisti americani ai giornalisti, che in precedenza avevano trascurato i loro lavori. Gli acquirenti non erano ammessi alla mostra, mentre avevano accesso agli showroom degli stilisti. Fu un successo, e riviste di moda come “Vogue”, che in precedenza si erano concentrate soprattutto sulla moda francese, iniziarono a interessarsi alla moda americana.