
«Lasciamo a Conte l’onore e l’onere di proporre i nomi e i ruoli di chi si farà carico di realizzare quello che gli italiani aspettano», ha spiegato il leader della Lega Matteo Salvini dopo la consultazione con il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte.
Per capire come si scioglierà la tensione tra il Colle e i partiti di maggioranza sul rebus della composizione del governo, bisognerà attendere il ritorno del premier incaricato al Quirinale. Restano le distanze su Paolo Savona, indicato al Mef.
«È stata una giornata proficua da tutti i punti di vista – ha detto Giuseppe Conte al termine delle consultazioni – Dedicherò l’intera giornata di domani ad elaborare una proposta da sottoporre a al presidente della Repubblica, i ministri che proporrò saranno politici, così come il sottoscritto, saranno persone che condividono obiettivi e programmi del governo del cambiamento e che avranno dato prova di poter adempiere alle funzioni pubbliche loro affidate con disciplina e onore».
No da Giorgia Meloni che però precisa che su temi come il controllo dell’immigrazione, l’aiuto per la natalità, la flat tax «ci saremo».