You are here
Home > Cronaca e Politica > Fase 2, a Napoli ripresa molto timida

Fase 2, a Napoli ripresa molto timida

È ufficialmente cominciata in Italia la fase due, quella di convivenza con il coronavirus. Sono 4,4 milioni le persone che tornano al lavoro in questo lunedì di primo allentamento del lockdown.

Questa mattima il centro di Napoli si è presentato come quello di un giorno di pieno agosto. Molti gli esercizi commerciali che hanno preferito non riaprire visto il divieto di vendita al banco e le limitazioni nell’accesso dei clienti. Più sostenuto invece il traffico rispetto ai giorni scorsi. A Piazza Trieste e Trento è chiuso il Bar Gambrinus, che ha aderito alla protesta dei commercianti di Chiaia. Un cartello con la scritta “#Io non riapro”, l’hashtag della protesta lanciata nei giorni scorsi, è affisso sulle vetrine.

C’è chi non ha mai fermato la produzione, come il settore dell’aerospazio, chi ha riaperto lo scorso lunedì 27 aprile, come la Whirlpool di via Argine e chi riaccende i motori come alla Fca di Pomigliano (Napoli) dove, agli addetti alla manutenzione si vanno ad aggiungere da questa mattina, un centinaio di driver collaudatori. Quindi, alla ‘tranquillità’ della Fca, dove sono ancora ferme le catene di montaggio, si contrappone la ‘operatività’ della Whirlpool, i cui dipendenti prima della ripresa hanno partecipato ad un corso di formazione ricevendo un kit con detergente, guanti e mascherine. “Il clima a via Argine? Da un lato – afferma Italia Orofino, una lavoratrice dello stabilimento Whirlpool – c’è la preoccupazione di rientrare in una situazione covid-19 ancora non tranquilla, dall’altro c’è la paura, ancora più grande, di perdere il posto di lavoro, perché l’azienda ancora continua a dire che il 31 ottobre a Napoli smette di produrre. Ma noi non ci arrendiamo, decideremo quali azioni da mettere in campo per far sentire la nostra voce, sempre nel rispetto del protocollo governativo”.

Articolo precedente
Prossimo articolo

Lascia un commento

Top
+