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COVID, NESSUN RICOVERATO ALL’OSPEDALE DI POLLA

«È la prima volta dopo circa un mese e mezzo che non abbiamo ricoverati. Per noi sanitari e per tutto il nostro territorio oggi è un giorno di festa. Non definiteci eroi, abbiamo soltanto fatto il nostro dovere lavorando soprattutto con il cuore». Lo dichiara, emozionato, all’ANSA Domenico Rubino, responsabile dell’area Covid – 19 dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla, nel Salernitano, che grazie alla sensibilità di imprenditori, associazioni e cittadini ha ricevuto una donazione di mezzo milione di euro. «È stato un lavoro di squadra, – continua Rubino – ovvero di tutto il nostro ospedale. Da quasi 40 anni lavoro al Curto e non ho mai provato le emozioni di questi giorni. A nome di tutto l’ospedale ringrazio i cittadini del Vallo di Diano per la generosità dimostrata nei nostri confronti». Rubino si riferisce alle donazioni ricevute da parte di imprenditori, associazioni e semplici cittadini. Da quanto si è saputo, il valore delle donazioni ammonta a circa 500mila tra denaro, strumentazioni e dispositivi utilizzati per la sicurezza di pazienti e personale sanitario.
Il piccolo nosocomio pollese è stato in prima linea nella fase emergenziale accogliendo, soprattutto, le persone contagiate dei cinque comuni, ex zona rossa, del Vallo di Diano e del Tanagro. Allestito in tempi rapidissimi, il reparto Covid pollese, uno dei pochi a non aver avuto contagi tra i sanitari in esso impegnati, ha assistito una trentina di pazienti in terapia intensiva e sub intensiva ottenendo una buona percentuale di guariti. Otto i decessi registrati per lo più si è trattato di persone anziane con patologie pregresse molto gravi. L’area Covid e post Covid dell’ospedale di Polla, anche in vista della fase 2, rimarrà attiva come più volte affermato dal direttore sanitario Luigi Mandia.

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